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Pubblicata la dashboard degli asili nido con le risorse 2025 20/12/2024


Dopo l’approvazione in Conferenza Stato Città sono ora disponibili le dashboard che illustrano la ripartizione delle risorse destinate ai Comuni per il 2025. 

Novità metodologiche per il 2025

La Commissione Tecnica dei Fabbisogni Standard ha definito e pubblicato le note metodologiche relative alle risorse assegnate per il 2025. Queste, approvate in Conferenza Stato-Città, offrono un quadro dettagliato delle modalità di rendicontazione e introducono alcune importanti novità per gli asili nido:  Strumenti di analisi e trasparenza
Le dashboard pubblicate sul portale Obiettivi in Comune - Proiezioni rappresentano un importante strumento di analisi per i Comuni. Consentono di monitorare l’assegnazione degli obiettivi di servizio e delle relative risorse al fine di pianificare interventi mirati.

Obiettivi a lungo termine

Il nuovo Fondo mira a consolidare e potenziare i servizi essenziali per le comunità locali, promuovendo un’equità concreta nell’erogazione dei servizi a livello territoriale. Le risorse del Fondo non rappresentano trasferimenti straordinari, ma fondi a regime, con una visione di lungo termine.

Obiettivi di servizio degli asili nido
Le maggiori risorse assegnate per il potenziamento dei servizi di asilo nido salgono di 70 milioni di euro, passando dai 230 milioni di euro del 2024 ai 300 milioni di euro del 2025.
Per quanto riguarda i servizi degli asili nido, la rendicontazione può avvenire avvalendosi di una o più delle seguenti opzioni: Due importanti novità per i piccoli Comuni riguardano la riserva di posti, anche in assenza di utenti frequentanti, e la possibilità di rendicontazione con gli “anticipatari”.

La riserva di posti presso asili nido, pubblici o privati, consente al Comune di assicurare la continuità e la prontezza del servizio di asilo nido sul territorio. Pertanto, la riserva di posti contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo di servizio assegnato, anche in assenza di utenti frequentanti nel breve periodo.

I Comuni fino a 5 mila abitanti che, a causa del ridottissimo numero di bambini nella fascia d’età compresa tra i 3 e i 36 mesi e di oggettive condizioni territoriali che ostacolano i collegamenti con i centri limitrofi, non siano nelle condizioni di attivare nuovi posti nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2, comma 3, lettere a), b) e c) punti 1 e 3, neppure per Ambito territoriale o associazione con altri Comuni vicini, ai fini del computo degli utenti per la verifica del raggiungimento dell’obiettivo di servizio assegnato possono ricomprendere i bambini iscritti alla scuola dell’infanzia statale o paritaria ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 (cosiddetti “anticipatari”).